italiano  english

 | Pro Loco | Montegemoli | eventi | contatti |
 
· Montegemoli






 
Montegemoli...Il monte ricoperto di gemoli, piccoli fiori gialli che a primavera ricoprono tutti o quasi i cocuzzoli che vanno da Volterra a Pomarance.

Mons Gemens...Il monte che geme perché nelle sue viscere c’è ancora il salnitro lasciato dal mare nei secoli, salnitro che assestandosi emette come dei lamenti.

Sono due versioni, entrambe bellissime, che cercano di spiegare l’origine del nome di questo piccolo borgo.
L’una romantica come un vaso di fiori del colore del sole che ricorda tanti i campi di grano sparsi nella zona.
L’altra magica, che si perde nella notte dei tempi quando il mare ricopriva tutte queste terre. Terre di sale, terre di vita dunque. Dopo il suo ritiro, come non sentirne il suo lamento?

Magia di Volterra, magia di Montegemoli!




Castello e Borgo

Le prime notizie storiche del castello di Montegemoli, si hanno intorno al 1100. Costruito a difesa delle “moie”, vene sotterranee di acqua salata, il castello era una rocca di controllo, di guardia sul sale che era tutto intorno nelle viscere della terra. Le ”moie” rappresentavano la ricchezza di questi territori, già conosciute dagli etruschi e dai romani. Intorno al Castello poche case di “villici” che lavoravano alle dipendenze di chi entrava in possesso del territorio. Montegemoli subì burrascose vicende al centro delle lotte tra i vescovi di Volterra e del papato. Si alternarono, proprietari del castello, le famiglie Pannocchieschi, Aldobrandeschi e Belforti fino a giungere alla metà del 1400 quando Alfonso d'Aragona saccheggia i borghi di tutto il comprensorio compreso Pomarance. Nella seconda metà del 1600 si affacciano su questo territorio i conti Guidi che ne rimangono unici proprietari fino alla fine del 1800 quando Montegemoli ed un vasto territorio compreso tra i fiumi Cecina e Trossa, viene acquistato dai conti D’Albertis che lo trasformano in un’azienda agricola denominata “Fattoria il Monte”.
Il territorio di Montegemoli oltre al borgo, comprende le zone circostanti di Serra, Cerreto e Canova.


 
  

 
 






Il Casalino

Questa denominazione molto diffusa nei paesi toscani, indica strutture abitative popolari dove alloggiavano numerose famiglie, spesso in spazi molto ristretti; così è stato per Montegemoli, e tale nome è stato trasferito anche alla Piazzetta antistante il castello, unica piazza di questo piccolo borgo.
Leonardo da Vinci in un disegno della Val di Cecina rappresenta Montegemoli con tre torri, una esistente, della seconda è rimasta la base semicircolare che funge da terrazza alla piazzetta della chiesa, ma della terza non sono rimaste tracce.
Decaduta l’importanza di Montegemoli per la distruzione delle saline da parte degli Aragonesi (metà del 1400) Montegemoli attraversò anni bui dei quali sono scarse le notizie. La ripresa avviene a partire dalla fine del 1700, quando Montegemoli entra a far parte della comunità di Pomarance.





 



Mentre i locali del castello verso nord e verso sud furono adibiti ad abitazioni a partire dalla fine del 1800, il primo piano della parte centra
le che si apre sulla piazzetta, è stato per lunghi anni destinato a deposito del grano. Alcuni saloni del piano terra sono attualmente utilizzati dall’Associazione Turistica Pro Montegemoli come spazi espositivi per mostre ed eventi culturali cosicché la piazzetta diventa un palcoscenico all’aperto.
All’interno di queste stanze è stato rinvenuto un affresco rappresentante la Madonna con Bambino e Santa Barbara, patrona delle polveriere, che tiene la mano destra sul castello di Montegemoli, in segno di protezione. L’opera, di autore ignoto, ma risalente al secolo XIV è ora conservata dai conti d’Albertis, proprietari di gran parte del paese.
Sulla facciata è ben visibile lo stemma di questa Famiglia, di origine genovese, allevatori ed armatori.



    






La Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo
 
La si raggiunge da una scalinata fiorita o dalla strada per il castello, superata la piazzetta alta detta “il Casalino”.
Restaurata di recente, la facciata, riportata allo stato originario, è sovrastata da un campanile a vela con due campane.
All’interno, una sola navata senza abside. Ha subito trasformazioni nel XIX secolo, in particolare con la costruzione delle volte a vela. A fianco dell’altare, sulla sinistra, è conservato un dipinto su tavola raffigurante “La Madonna delle Grazie” attribuita al pittore Francesco di Neri Giuntarini da Volterra. Nel dipinto, databile intorno al 1360, si riscontrano influenze giottesche.
Da notare anche un’acquasantiera di alabastro con lo stemma della famiglia Incontri di Volterra. Pure in alabastro volterrano il tabernacolo.



Anticamente la chiesa conservava un altare dedicato a San Sebastiano, fatto costruire dalla famiglia Pieri per “voto di peste” . I primi documenti consultabili fanno risalire la costruzione della chiesa al 1133 (nel periodo del dominio volterrano della famiglia Pannocchieschi). C’è chi sostiene che la Chiesa, come il castello, appartenesse in quegli anni agli abati di Morrona. Nel 1176 passò poi alla badia di Monteverdi. Prima della fine del 1200 fu contesa tra il comune di Volterra e il vescovo. Nel 1197 fu proprietà Aldobrandeschi, detentori dei diritti sulle acque salate di tutta la zona.








Giardino “Bella degli Abati”

Questo spazio è stato dedicato dalla Pro loco di Montegemoli alla madre di Dante Alighieri, Sommo Poeta, sulla scia di interessanti ricerche di Franco Porretti, storico della Val di Cecina e di tutto il territorio volterrano e da Monsignor Mario Bocci appassionato ricercatore della Curia Vescovile di Volterra. Dalle notizie raccolte emerge la certezza che Bella degli Abati fosse appunto di Montegemoli. Andata in sposa al volterrano Alighiero degli Alighieri, convinto ghibellino, dopo aver dato alla luce Dante, sarebbe rimasta a Montegemoli per i primi anni di vita del figlio, lontano dalle vendette politiche verso il padre da parte dei guelfi.   
Quando il futuro Poeta raggiunse l’età di cinque anni, Bella morì ed il padre prese in sposa Lapa dei Cialuffi di Montecoloreto. Due madri e due piccoli paesi nelle origini di un personaggio irrequieto e orgoglioso che certamente preferì vantarsi di essere fiorentino.
Queste, al presente, le notizie in nostro possesso; ulteriori ricerche potranno arricchire storia e leggenda.







Le Logge

Le Logge o “carraie”, sono una struttura tipica dei borghi agricoli; venivano adibite a rimessaggio di carri, aratri, scale e altri attrezzi agricoli, ma anche per appendere ad essiccare pomodori, cipolle, granoturco e anche salci, saggina e rami di scopa che costituivano la materia prima della realizzazione di utensili indispensabili alla vita contadina. Attigui alle “carraie” si trovano ambienti adibiti a cantine per conservare il vino in botti di legno, ma anche piccoli depositi in muratura, dove i contadini tenevano il grano che sarebbe servito all’uso domestico.
Accolgono attualmente la sede dell’Associazione Turistica Pro Montegemoli che si è costituita nel gennaio 2001, come espressione di un costante impegno volto a mantenere vivo il senso di appartenenza ad una Comunità ricca di storia e tradizione. Il simbolo dell’Associazione ricorda il Borgo di Montegemoli e le zone nella Campagna di Serra, Cerreto e Canova; un territorio che è un susseguirsi di antiche Ville, Fattorie e Poderi che negli ultimi anni si è aperto al turismo. Lo spiccato senso di accoglienza degli abitanti che vivono e lavorano in   un ambiente circondato da una natura incontaminata, ricchissima di rara fauna e flora, e la voglia di condividere tali bellezze, si manifestano nelle iniziative promosse dall’Associazione in diverse occasioni dell’anno.



le Logge o Carraie Cerreto



Centro Polivalente L’Agresto
Ex Scuola Elementare

Questa struttura fu edificata dal Comune di Pomarance alla fine degli anni ’50 per uso scolastico. Tale attività proseguì fino al 1971, quando si ritenne opportuno, a causa dell’esiguo numero dei bambini che frequentavano una pluriclasse, di trasferire gli alunni a Pomarance.
Lentamente l’edificio decadde tanto da non poter essere utilizzato se non come seggio elettorale. Nel 2001, a seguito delle sollecitazioni della popolazioni di Montegemoli, e potendo usufruire di fondi comunitari come compartecipazione alla spesa, l’edificio venne ristrutturato. L’Associazione Turistica Pro Montegemoli, stipula con l’amministrazione Comunale un accordo di gestione che ha come finalità quella di utilizzare la struttura per iniziative di carattere sociale e di promozione della cultura rurale. L’Associazione Pro Loco attiva nei locali, corsi di cucina, ginnastica, attività estive per bambini, attività ricreative in vari momenti dell’anno, nonché iniziative proprie del calendario eventi programmate annualmente. La struttura, può essere utilizzata altresì per eventi promossi da altre associazioni del territorio che abbiano sempre finalità sociali.
















Pro Loco Montegemoli · Via Castello · 56045 Montegemoli (PI)

tel 328.9364553  atp.montegemoli@libero.it